SULMONA – “La Centrale di compressione e spinta Snam, di supporto al gasdotto Linea Adriatica, non solo cancella il passato della Valle Peligna distruggendo manufatti dell’età del bronzo e dei secoli seguenti, ma ne preclude lo sviluppo turistico futuro ignorando che la zona Case Pente è zona di Continuità del Parco Nazionale della Maiella con il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, passando per la Riserva Regionale del Monta Genzana, e che è stata individuata dal PATOM (Piano di Azione Nazionale per la Tutela dell’Orso Bruno Marsicano) come ZONA DI ESPANSIONE dell’Orso Bruno Marsicano al fine di evitarne l’estinzione“.
Lo scrive Maria Clotilde Iavarone presidente di “Orsa Pro Natura Peligna”.
“Nell’anno 2020 l’Associazione “Orsa Pro Natura Peligna” si è fatta promotrice di un progetto di modifica dei limiti dell’Area di Protezione “C” del Parco Maiella chiedendo alle amministrazioni dei Comuni di Sulmona, Pettorano, Pacentro e Cansano di tutelare il territorio compreso tra la zona ZSC IT7110100 (M. Genzana), la zona ZPS IT7140129 “Parco Nazionale Maiella”e la zona SIC IT7140203 “Maiella”, territorio frequentato dall’orso bruno marsicano e non protetto. La sola Amministrazione Comunale di Sulmona ha risposto producendo la delibera di Giunta N.263 del 30/12/2020, inviata al’Ente Parco , con la quale aderiva al progetto”
“L’associazione Orsa Pro Natura Peligna esprime amarezza e stigmatizza i comportamenti incoerenti di un Paese che, Giano Bifronte, istituisce Parchi, Riserve, attua le Direttive Europee mediante leggi e leggine, incarica esperti di ogni tipo per la tutela dell’ambiente, della fauna, della flora, del paesaggio, della sicurezza e salute dei cittadini e contemporaneamente attua provvedimenti in contrasto con le volontà precedentemente espresse”.